Joseph Carta, meglio noto al pubblico come Holden, è un artista Italo-olandese classe 2000.
Dopo essersi diplomato al liceo linguistico, Joseph ha deciso di non proseguire gli studi per dedicarsi a 360 gradi alla sua più grande passione: la musica.

All’alba della sua carriera, il suo singolo di punta, “Na Na Na”, vanta oltre 18 milioni di streaming su Spotify e una prima posizione nella Top Viral dello streaming service.

Lo scorso 13 Dicembre è uscito "Cadiamo Insieme", il nuovo singolo di Holden prodotto da Sony Music, seguito dalla pubblicazione su YouTube del video ufficiale.
L'artista ripercorre la storia di un sentimento cresciuto in fretta, molto intenso e coinvolgente, tanto da spingerlo ad affrontare qualsiasi ostacolo, saltando insieme e sfidando anche il senso di vertigine che toglierebbe il respiro a chiunque decidesse di lanciarsi e cadere da 10 mila piedi.



Oggi Holden è qui per presentarsi al pubblico di SOLDOUTSERVICE sotto un punto di vista musicale, stilistico e personale, raccontando la sua esperienza da cantante e producer.

Ciao Holden, il tuo nome d’arte deriva dallo storico romanzo di Salinger. Come mai la scelta di prendere ispirazione dal libro sopracitato? Che collegamento c’è tra la figura del sedicenne statunitense e la tua musica?

Prima di iniziare la carriera come Holden, facevo già musica: utilizzavo il mio nome e cognome, Joseph Carta, come nome d’artista e facevo tutt’altro genere musicale, l’EDM. Con il passare del tempo, la musica elettronica iniziò a starmi stretta e decisi di iniziare a realizzare brani in una chiave più melodica, in italiano e con l’accompagnamento del pianoforte. In quel periodo stavo leggendo “Il giovane Holden” e mi rispecchiai negli atteggiamenti e nella figura generale del protagonista: da lì decisi di prendere ispirazione e il mio nome d’arte divenne Holden.

In famiglia non sei l’unico artista: tuo padre, Paolo Carta, storico musicista, è sposato con Laura Pausini, una delle cantanti italiane più famose al mondo. Come vivi la musica all’interno del tuo nucleo familiare? Cosa significa avere la nomea di “figlio d’arte”?

La vivo molto serenamente, poichè nessuno dei due entra nel mio contesto musicale. Ho sempre avuto paura che il mio lavoro si svalutasse poiché sono un “figlio d’arte”, ma da quando sono uscito come Holden non ho più avuto paura: mi auto-produco e sto cercando di dimostrare quello che valgo nei testi senza fare riferimenti al mio nucleo familiare.

SOLDOUTSERVICE è un magazine dedicato al mondo della moda, in particolare all’universo dello streetwear e delle sneakers. Che rapporto hai tu con il mondo dell’abbigliamento? Quali brand o capi in particolare ami indossare?

Non sono mai stato un vero e proprio appassionato: da ragazzino utilizzavo i vestiti dei miei fratelli e ritenevo l’abbigliamento una semplice necessità. Crescendo ho iniziato ad apprezzare alcuni capi e a curare i miei outfit. Mi ritengo un ragazzo semplice: felpe, skinny jeans e un paio di adidas Continental sono i pezzi che amo di più indossare. Tra i capi a cui sono più legato c’è una T-Shirt Supreme che indossai durante il mio primo live e una crewneck di Celine a cui sono particolarmente affezionato.

La tua carriera è ancora all’inizio ma hai già riscosso grande successo, superando 18 milioni di ascolti su Spotify con uno dei tuoi brani: “Na na na”. Cosa speri per il tuo futuro? Quali sono i tuoi progetti?

Spero di arrivare al successo: per ora sono ancora alla partenza, la strada è lunga, in salita e bisogna pedalare. Ma io punto in grande e vorrei diventare uno degli artisti più ascoltati in Italia.

Per quando riguarda i progetti futuri usciranno a breve due nuovi singoli e si sta lavorando a un possibile album, ma per ora sono solo idee e stiamo cercando di concretizzarle.


Ringraziamo Holden per la sua disponibilità e vi consigliamo di seguirlo sul suo account Instagram ufficiale e su Spotify per non perdere le grandi novità in arrivo.