La dimensione ESG (Environmental, Social and Governance) sta diventando un aspetto da tenere sempre più in considerazione per valutare la salute e lo sviluppo di un’azienda, anche con riferimento all’ambito fashion.

Numerose sono state negli ultimi anni le iniziative messe in atto da maison di calibro internazionale per adeguare il proprio modus operandi a delle sfide sociali e ambientali sempre più incalzanti: a questo proposito, Balenciaga e la Fondazione Kering hanno recentemente annunciato la propria collaborazione con la National Children’s Alliance (NCA), in pronta risposta alle accuse di sessualizzazione dei minori nelle proprie campagne pubblicitarie incriminate di recente. Ricordiamo a tal proposito che il brand diretto da Demna Gvasalia aveva pubblicato nelle ultime settimane del 2022 un progetto fotografico, ora cancellato, che secondo l’opinione pubblica mostrava bambini vestiti con accessori bondage mentre tenevano in braccio dei peluche.

Per dissociarsi in maniera quanto più virtuosa dalla suddetta campagna, il brand ha stretto una partnership con la NCA, che prevede un programma triennale che si concentrerà sui seguenti pilastri:

• Sostenere il National Children Alliance Mental Health Institute per aiutare i bambini a guarire dai traumi, favorendo un aumento significativo dell’accesso alla formazione cognitivo-comportamentale incentrata sui traumi.

• Fornire programmi di formazione interni all’azienda sulla protezione dei bambini e sulle azioni che gli adulti possono intraprendere per promuovere la sicurezza e il benessere degli stessi.

• Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’abuso e della protezione dei minori e sulla promozione di un’infanzia sana e felice.

Il sostegno di Balenciaga consentirà alla NCA di formare quasi 2.000 professionisti specializzati in abusi sui minori e, secondo le stime fornite dall’associazione, circa 55.000 bambini beneficeranno di un’assistenza psicologica nel corso del programma triennale.