Mancano davvero pochi giorni alla fine del 2019, e ci sembra opportuno tirare un po’ le somme dell’annata che abbiamo vissuto soprattutto per quanto concerne l’universo sneakers. Concentrandoci maggiormente sul fronte Jordan Brand, anche quest’anno è stato decisamente fruttuoso per il marchio proprietario di Nike, che ha rilasciato un’immensa quantità di modelli inediti, stringendo inoltre importantissimi accordi che col tempo si sono rivelati vincenti.

Senza ombra di dubbio, tra tutte le varianti rilasciate negli ultimi anni, la silhouette più iconica e amata dal pubblico è sicuramente la Jordan 1. Anche il 2019 è stato un anno sorridente per tutti gli appassionati di questo modello, che hanno visto succedersi ben 15 releases solamente nella loro versione High.

Tra queste ci viene sicuramente difficile non citare la collaborazione con Travis Scott, rilasciata a maggio e tutt’ora considerata unanimamente la scarpa dell’anno. Molti addirittura sostengono che la collaborazione con l’artista originario di Houston abbia rappresentato per Nike il ricambio generazionale perfetto dopo il successo ottenuto dalla partnership con Virgil Abloh.



Sicuramente molti di voi ricorderanno anche le “Obsidian”, rese disponibili prima in una versione prettamente femminile, rivestite in patent leather e con uno schema di colori leggermente diverso, e poi rilasciate a fine agosto attraverso una release globale.



Sempre tenendo aperto il capitolo legato all’universo femminile, nello stesso mese di agosto sono state rilasciate anche la “Satin Black Toe”, storica colourway OG, in quest’occasione rivisitata attraverso l’utilizzo di alcuni materiali lucidi applicati sulla tomaia. Occhio al nostro sito, perché come vi avevamo anticipato in un precedente articolo tutti gli amanti di questa colorazione potrebbero assistere a una riproposizione del modello in questione nei primi mesi del 2020.

Sempre il mese di agosto è stato poi la vetrina di un’altra importantissima release, che era stata preceduta da un limitatissimo shock drop avvenuto nel mese di maggio. Stiamo parlando delle Jordan1 x Nike Sb High “LA to Chicago”, ormai un modello iconico per la sua incredibile peculiarità di cambiare colore con l’usura: passiamo infatti dalle tinte del giallo e del viola, fino al classico schema di colori rosso/bianco/nero.



I mesi autunnali sono stati poi la cornice di altre due release di spessore, entrambe impreziosite da un rivestimento in patent leather, rifinita però mediante tecniche differenti. Stiamo parlando infatti delle “Fearless” e delle “Shattered Backboard 3.0”.



Il primo modello incontra sicuramente il gusto di molti, grazie alla sua semplicità e allo schema di colori più che azzeccato. Per quanto riguarda invece la seconda colourway, quest’ultima è stata al centro di un grande dibattito tra tutti gli appassionati della saga “Shattered Backboard”. Naturalmente il leitmotiv di queste versioni è lo schema di colori nero/arancione/bianco, alternati sui vari pannelli in base al modello in questione. In un primo momento l’opinione pubblica si è immediatamente scagliata contro questa particolare sneaker, affermando si allontanasse troppo dai canoni della saga, non solo per quella che dopo un primo sguardo poteva sembrare un’eccessiva lucidità della pelle, ma soprattutto per la midsole di colore sail che spezza un po’ l’armonia di tutto l’upper. Nonostante ciò, dopo un’analisi più attenta da vivo, quasi tutti si sono ricreduti, e secondo noi questa sneaker è una delle migliori J1 rilasciate quest’anno.

Come tutti noi sappiamo, tuttavia, nonostante la versione High sia senza dubbio la più gettonata, esistono altre due varianti delle Jordan 1: parliamo delle Mid e delle Low.

Aprendo un breve capitolo sulla versione Mid, tra tutte le colourways rilasciate durante questo 2019 sicuramente le “Fearless” disegnate da Melody Ehsani e rilasciate a novembre rappresentano il modello più ambito. Ideate come mezzo di propaganda contro il mondo del reselling visto unicamente come mezzo di lucro, queste sneakers sono state immediatamente sotto gli occhi di tutti proprio per vistosità dei colori utilizzati e la presenza di due orologi d’oro utilizzati come lacelocks.



Per concludere, non possiamo che citare la collaborazione tra Nike e Travis Scott per quanto riguarda le Jordan1 Low, rilasciate in estate e immediatamente apprezzate da tutto il pubblico. Questa mossa da parte di Nike è stata davvero fantastica, perché proprio grazie alla release del modello in questione sempre più persone si sono avvicinate a questa silhouette, per un breve lasso di tempo quasi disprezzata e lasciata nell’ombra. Nei mesi immediatamente successivi all’uscita di questa variante, infatti, si sono succedute moltissime releases a tema Jordan 1 Low, con l’intento lampante di rilanciare una volta per tutte il modello.




In attesa del 2020, che ci auguriamo sia ancora più spumeggiante dell’anno corrente, non possiamo che fare un plauso all’operato portato avanti nel periodo recente da Jordan Brand, sempre capace di rinnovarsi e lungimirante nelle scelte.