Importanti notizie in arrivo da Ginevra: a partire da quest’anno anche Audemars Piguet si unirà alla schiera di luxury watchmaker che hanno già deciso di dare vita un mercato secondario certificato dei propri segnatempo.

La strada era già stata spianata qualche mese fa da Rolex, che come ben ricorderete aveva annunciato la novità tramite un comunicato ufficiale in cui rendeva noti i passi salienti dell’iniziativa. In termini analoghi, nel corso di una conferenza esclusiva organizzata a Parigi di recente, il CEO di Audemars Piguet Henry Bennahmias ha rivelato i piani futuri dell’azienda.

L’idea sarebbe quella di lanciare un programma CPO in grado di raggiungere volumi di vendite e transizioni quasi paragonabili a quelli del mercato primario. Ciò che ha spinto la maison a implementare una novità di questo calibro è presumibilmente l’enorme successo riscosso di recente dal modello Royal Oak, senza dubbio il più iconico nel catalogo di AP. La crescente difficoltà per i consumatori di acquistare uno di questi orologi a prezzo di retail, unita a un’offerta volutamente ridotta, hanno quindi convinto l’azienda a sviluppare un programma di rivendita gestito internamente. 

Non si tratta del primo tentativo da parte di AP di lanciare un’iniziativa del genere: l’annuncio iniziale era già arrivato infatti pre-pandemia ed era stato poi prontamente messo in stand-by dall’azienda viste anche le critiche dei consumatori che accusavano la maison di “vendere due volte” lo stesso orologio. Ora che il mercato pare essere più ricettivo ed elastico nei riguardi di questo progetto, ci si aspetta dunque che Audemars Piguet sfrutti al massimo le opportunità che da esso conseguono. 

Il programma CPO targato Audemars Piguet sarà disponibile per tutti gli acquirenti interessati entro la fine del 2023.