È morto Pelé, il calcio è in lutto
SPORT
30 Dicembre 2022
Articolo di
Alessandro GiuraÈ morto Pelé, il calcio è in lutto
Pelé, tra i più grandi giocatori della storia del calcio, è morto all’ospedale Albert Einstein di San Paolo, dove era ricoverato da un mese. Aveva 82 anni, lottava da un anno con un tumore al colon e nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate. Il mondo dello sport e l’intera nazione del Brasile è in lutto per la scomparsa del suo campione prodigio. Un mito, una leggenda con il pallone ai piedi, il primo Re del calcio.
Edson Arantes do Nascimento, questo il suo nome completo, era considerato da molti il più forte di sempre, le storie delle sue partite sono sulla bocca anche di chi non lo ha mai visto giocare. È grazie a lui se il 10 è diventato il numero di maglia più ambito da indossare e veicola la stoffa del campione o del giocatore con più estro.
Ha giocato tra gli anni ’50 e ’70, legandosi al Santos e la nazionale brasiliana, con cui ha vinto ben 3 Coppe del Mondo, quelle del 1958, 1962 e 1970. In quest’ultima aveva surclassato l’Italia di Mazzola e Rivera. Il numero di gol da lui realizzati è sempre stato romanzato e poco confermato, ma per la FIFA le reti messe a segno da Pelé in carriera sono 1.281 in 1.363 incontri, di cui 761 in 821 gare ufficiali. Numeri imbattibili.
“Se non ci fosse stato il calcio, Pelé lo avrebbe sicuramente inventato” ha detto Gianni Rivera.
Uno sportivo iconico, rispettato da tutti, come dimostrano i messaggi di ammirazione e d’affetto che stanno circolando da ogni parte del mondo. Da Neymar a Federer, da capi di stato alla FIFA stessa che ha issato le bandiere a mezz’asta nella propria sede, il ricordo di Pelé resterà indelebile in chiunque ami il calcio e lo sport in generale.
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