Patagonia ha recentemente intentato una causa contro Gap, accusando l’azienda statunitense di aver copiato il design dell’iconica tasca con patta che utilizza sui capispalla in pile da più di tre decenni.

Patagonia sostiene nello specifico che Gap venda intenzionalmente e volontariamente giacche in pile che riprendono lo stile della tasca dell’azienda e il logo rettangolare “P-6” senza permesso, chiedendo risarcimenti per un ammontare non specificato in copertura di spese legali e un provvedimento che impedisca a Gap di vendere i prodotti contraffatti.

Il brand ha affermato che le azioni di Gap minano la reputazione dell’azienda e puntano a far credere ai clienti che le giacche siano state brevettate da Gap o che il marchio sia autorizzato a utilizzare i branding Patagonia. Oltre a ciò, la parte offesa ha anche affermato di aver avvertito il colosso statunitense del retail negli anni precedenti, chiedendo di cessare la progettazione di capi d’ispirazione: ciò significa che la presunta “adozione di design e loghi che presentano ancora più somiglianze non puó essere avvenuta per caso”.

Per renderci conto di quanto sia ormai iconico e identitario questo dettaglio, basti pensare che Patagonia ha introdotto il suo maglione Snap-T nel 1985 e ha aggiunto la tasca con patta quattro anni dopo. Il design Snap-T è stato anche presentato in mostra al Museum of Modern Art di New York e al Victoria & Albert Museum di Londra.