Vlone si schiera contro 6ix 9ine: Facciamo un RECAP della situazione
LIFESTYLE
7 Ottobre 2019
Articolo di
Redazione
Vlone si schiera contro 6ix 9ine: Facciamo un RECAP della situazione
Qualche giorno fa, tramite il proprio profilo Instagram, A$AP Bari (membro della stessa crew di Rocky, founder e amministratore di Vlone) ha pubblicato una foto molto particolare, ritraente un t-shirt bianca: quest’ultima sembra essere foriera di un messaggio molto forte (“NO Snitchin’ Anytime”), inevitabilmente indirizzato al rapper 6ix 9ine, tutt’ora in prigione. Quali sono i motivi dietro questo accanimento?
Come la maggior parte di voi saprà, circa un anno fa il rapper di origini messicane era stato arrestato con una serie di accuse molto gravi, tra cui spaccio, detenzione illegale di armi da fuoco e affiliazione a una gang, la “Nine Tray Bloods”, nonché la partecipazione attiva al tentato omicidio nei confronti di Chief Keef.
Inizialmente si parlava di un periodo di reclusione vicino ai 49 anni, adesso tuttavia sembra sempre più probabile che il rapper esca di prigione già a gennaio. Com’è possibile? Le risposte ci arrivano da alcuni files che contengono le registrazioni ufficiali delle varie deposizioni rilasciate da 6ix 9ine, che ha scelto di collaborare con la giustizia in modo da ridurre la sua pena.
Quest’ultimo ha dunque confessato i propri reati, incriminando altri individui affiliati alle gang nemiche, tra cui Trippie Redd, Jim Jones e Cardi B. A questo punto, nonostante sembri appurato che egli abbia risolto i propri guai con la giustizia, la situazione all’esterno non è altrettanto tranquilla.
Negli ultimi mesi, infatti, il rapper si è ritrovato contro l’intera scena americana e la maggior parte delle gangs nazionali, vedendosi dunque a serio rischio di vita una volta fuori dal carcere: proprio per questo i federali gli hanno proposto di aderire al piano protezione testimoni, prontamente rifiutato dall’artista stesso, che sembra molto determinato nel portare avanti la propria carriera musicale.
Non conosciamo ancora i futuri sviluppi della vicenda, ma sicuramente la mossa di Bari è stata molto significativa riguardo alla propria posizione in merito, rendendo a tutti noto come la figura dello “snitch” non sia assolutamente vista di buon occhio negli States.
Come la maggior parte di voi saprà, circa un anno fa il rapper di origini messicane era stato arrestato con una serie di accuse molto gravi, tra cui spaccio, detenzione illegale di armi da fuoco e affiliazione a una gang, la “Nine Tray Bloods”, nonché la partecipazione attiva al tentato omicidio nei confronti di Chief Keef.
Inizialmente si parlava di un periodo di reclusione vicino ai 49 anni, adesso tuttavia sembra sempre più probabile che il rapper esca di prigione già a gennaio. Com’è possibile? Le risposte ci arrivano da alcuni files che contengono le registrazioni ufficiali delle varie deposizioni rilasciate da 6ix 9ine, che ha scelto di collaborare con la giustizia in modo da ridurre la sua pena.
Quest’ultimo ha dunque confessato i propri reati, incriminando altri individui affiliati alle gang nemiche, tra cui Trippie Redd, Jim Jones e Cardi B. A questo punto, nonostante sembri appurato che egli abbia risolto i propri guai con la giustizia, la situazione all’esterno non è altrettanto tranquilla.
Negli ultimi mesi, infatti, il rapper si è ritrovato contro l’intera scena americana e la maggior parte delle gangs nazionali, vedendosi dunque a serio rischio di vita una volta fuori dal carcere: proprio per questo i federali gli hanno proposto di aderire al piano protezione testimoni, prontamente rifiutato dall’artista stesso, che sembra molto determinato nel portare avanti la propria carriera musicale.
Non conosciamo ancora i futuri sviluppi della vicenda, ma sicuramente la mossa di Bari è stata molto significativa riguardo alla propria posizione in merito, rendendo a tutti noto come la figura dello “snitch” non sia assolutamente vista di buon occhio negli States.
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