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28 Settembre 2019

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Redazione

Le prime collaborazioni firmate Nike

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28 Settembre 2019

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Le prime collaborazioni firmate Nike

Come è ben noto ormai a tutti gli appassionati del settore, le partneship tra marchi sono, ormai da più di qualche anno, un fenomeno intrinseco e necessario all’interno del fashion system. Tra i brand che fin da subito hanno sfruttato l’enorme potenziale della spinta commerciale derivante dalle collaborazioni rientra indubbiamente il brand nato nel 1971 nella città di Beaverton dalla costola di “Blue Ribbon Sports”: Nike Inc.

Analizzando l’albo d’oro delle collaborazioni che può vantare il marchio statunitense, siamo andati a ripescare le più lontane nel tempo, risalendo alle origini delle primissime partnership che, come scoprirete a brevissimo, andranno a gettare le fondamenta per la costruzione dell’attuale macrostruttura streetwear.


Nike x Stussy (2000)




Tutto ha inzio con l’avvento dei tanto temuti quanto ambiti anni 2000, quando i responsabili britannici dei due marchi di riferimento per l’universo streetwear anni ’90 (rispettivamente Michael Koppelman per Stussy, e Fraser Cooke per Nike) decidono di unire i propri gusti artistici per riversarli sulla produzione di un’inedita variante della loro sneaker da corsa preferita: la Air Huarache LE. Dal semplice input creativo iniziale, la sneaker passerà poi per la vendita presso lo store londinese Stussy, sancendo l’inizio di una tradizione che durerà per decenni e decenni a venire.

Nike collaborazioni
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2. Nike x Atmos (2001)



Nike collaborazioni

L’importanza che la partnership tra il retailer Giapponese e Nike rappresenta per la storia streetwear contemporanea ha un valore davvero molto difficile da stimare.

Un anno dopo la primissima collaborazione che ha visto Stussy come unico co-protagonista, ecco che Nike sforna una seconda, fondamentale, partnership con l’allora reseller fisico n°1 di Tokyo: Atmos shop. La produzione della variante di Air Force 1 Navy/Grey “Georgetown”, scardinando tutte le regole del gioco allora vigenti, ha contribuito all’affermazione dell’arcipelago nipponico come una delle mete di fashion-tourism più ambite al mondo, aiutando a diffondere la cultura anche all’interno della nazione stessa.


3. Nike x Supreme (2002)



Nike collaborazioni
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Senza dubbio una delle mosse di marketing più funzionali della storia commerciale Nike.

La prima radice della lunga relazione con il marchio per eccellenza rappresentativo della sub-cultura skatewear newyorkese basa le proprie origini nell’autunno del 2002, e porta il pesantissimo nome di Tinker Hatfield. La release, improntata sulla rivisitazione del modello di skate sneaker principale di casa Beaverton, si caratterizza per l’utilizzo della secolare Elephant Print (che vedremo riportata negli anni a seguire su una moltitudine di modelli Nike) resa disponibile in variante Black e White in esclusiva per lo store Supreme di Manhattan e di Tokyo. Le quantità sono limitatissime: 750 paia per la black version e 500 per la white, ma sicuramente abbastanza per segnare quel solco intramontabile all’interno del panorama streetwear internazionale.

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