I miti degli anni ’90: Stüssy
STYLE
22 Agosto 2019
Articolo di
RedazioneI miti degli anni ’90: Stüssy
Prosegue la nostra rubrica dedicata ai brand che hanno fatto la storia degli anni ’90, e questa volta il nostro foucus non può che portarci a parlare di Stüssy.
Il brand nasce in California da un’idea di Shawn Stüssy, che con un pennerello nero in mano e una grande passione per la musica e l’arte, inizia a creare tavole da surf
personalizzate, trovando l’spirazione nel clima fresco e nelle onde californiane.
Negli anni ’80, Stussy ebbe l’idea di vendere le sue tavole da Surf personalizzate in un negozio, e poco dopo decise di stampare su alcune T-shirts nere i suoi lavori che riprendevano il proprio marchio, il quale rappresenta un richiamo alla firma di suo zio, pittore astratto.
In seguito Shawn ampliò il suo raggio di vendita, spostandosi a Laguna Beach, in California, smerciando i prodotti direttamente dalla propria auto.
Nel 1984 Shawn Stussy, insieme al suo amico Frank Sinatra Jr, fondarono ufficialmente il brand Stüssy, ispirato alla cultura di strada, presentando i classici modelli “Stussy No. 4” e double “S” ispirati rispettivamente al logo del profumo Chanel No. 5 e alla doppia C incrociata del logo Chanel.
Qualche anno dopo, nel 1988, Shawn decise di portare la propria ideologia, che sta alla base del brand, anche in Europa, dove incontrò ed iniziò a collaborare con altri esponenti della street culture.
Shawn e il suo gruppo fondano l’esclusiva “International Stüssy Tribe”, una rete globale di amici e collaboratori (DJ, "clubber" e skaters) con il compito di diffondere il verbo di Stüssy nelle rispettive metropoli: Tokyo, New York e Londra.
La Crew di New York comprendeva tra i suoi membri il dj e producer Mr Lono Brazil, l’artista Keith Haring, il produttore di hip-hop e A ‘ R Dante Ross (il quale lavorò con De La Soul, Queen Latifah e Busta Rhymes).
Oltre a loro, della grande famiglia Stussy faceva parte anche il leggendario Hiroshi Fujiwara di Tokyo e, in Italia, Luca Benini, futuro fondatore di Slam Jam, nonché primo distributore europeo Stüssy a metà degli anni ’90.
A Londra ci fu un boom in quanto si unirono alla community vari artisti, tra cui anche l’ex membro dei Clash, Mr Mick Jones.
In seguito il brand si affermò ulteriormente con l’apertura di uno store a New York, e più avanti incominciò ad essere venduta nei negozi di tutto il mondo accanto ai giganti del fashion system.
Negli anni ’90, il brand era sulla bocca di tutti, e incominciò ad essere indossato da da artisti hip hop, da skater, da attori e non solo.
Inoltre Shawn e tutta la sua crew erano riusciti a fare centro, entrando nel cuore e negli armadi dei più giovani.
Stüssy è riuscito a rimanere sulla cresta dell’onda per tutti questi anni affermandosi come uno dei capostipiti della urban culture internazionale, presentando collaborazioni con altri brand del panorama streetwear e sportswear come Carhartt WIP, Bape, Cactus Plant Flea Market e Nike (scopri i leaks su una possibile nuova collaborazione tra Nike e Stüssy).
Senza dubbio Stüssy rappresenta una delle realtà che ha contribuito maggiormente alla creazione di una cultura street solida e destinata a rimanere tale anche nel tempo.
Il brand nasce in California da un’idea di Shawn Stüssy, che con un pennerello nero in mano e una grande passione per la musica e l’arte, inizia a creare tavole da surf
personalizzate, trovando l’spirazione nel clima fresco e nelle onde californiane.
Negli anni ’80, Stussy ebbe l’idea di vendere le sue tavole da Surf personalizzate in un negozio, e poco dopo decise di stampare su alcune T-shirts nere i suoi lavori che riprendevano il proprio marchio, il quale rappresenta un richiamo alla firma di suo zio, pittore astratto.
In seguito Shawn ampliò il suo raggio di vendita, spostandosi a Laguna Beach, in California, smerciando i prodotti direttamente dalla propria auto.
Nel 1984 Shawn Stussy, insieme al suo amico Frank Sinatra Jr, fondarono ufficialmente il brand Stüssy, ispirato alla cultura di strada, presentando i classici modelli “Stussy No. 4” e double “S” ispirati rispettivamente al logo del profumo Chanel No. 5 e alla doppia C incrociata del logo Chanel.
Qualche anno dopo, nel 1988, Shawn decise di portare la propria ideologia, che sta alla base del brand, anche in Europa, dove incontrò ed iniziò a collaborare con altri esponenti della street culture.
Shawn e il suo gruppo fondano l’esclusiva “International Stüssy Tribe”, una rete globale di amici e collaboratori (DJ, "clubber" e skaters) con il compito di diffondere il verbo di Stüssy nelle rispettive metropoli: Tokyo, New York e Londra.
La Crew di New York comprendeva tra i suoi membri il dj e producer Mr Lono Brazil, l’artista Keith Haring, il produttore di hip-hop e A ‘ R Dante Ross (il quale lavorò con De La Soul, Queen Latifah e Busta Rhymes).
Oltre a loro, della grande famiglia Stussy faceva parte anche il leggendario Hiroshi Fujiwara di Tokyo e, in Italia, Luca Benini, futuro fondatore di Slam Jam, nonché primo distributore europeo Stüssy a metà degli anni ’90.
A Londra ci fu un boom in quanto si unirono alla community vari artisti, tra cui anche l’ex membro dei Clash, Mr Mick Jones.
In seguito il brand si affermò ulteriormente con l’apertura di uno store a New York, e più avanti incominciò ad essere venduta nei negozi di tutto il mondo accanto ai giganti del fashion system.
Negli anni ’90, il brand era sulla bocca di tutti, e incominciò ad essere indossato da da artisti hip hop, da skater, da attori e non solo.
Inoltre Shawn e tutta la sua crew erano riusciti a fare centro, entrando nel cuore e negli armadi dei più giovani.
Stüssy è riuscito a rimanere sulla cresta dell’onda per tutti questi anni affermandosi come uno dei capostipiti della urban culture internazionale, presentando collaborazioni con altri brand del panorama streetwear e sportswear come Carhartt WIP, Bape, Cactus Plant Flea Market e Nike (scopri i leaks su una possibile nuova collaborazione tra Nike e Stüssy).
Senza dubbio Stüssy rappresenta una delle realtà che ha contribuito maggiormente alla creazione di una cultura street solida e destinata a rimanere tale anche nel tempo.
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