Richieste d’aiuto nei capi di Shein: verità o fake news?
STYLE
5 Luglio 2022
Articolo di
Aldo AbronzinoRichieste d’aiuto nei capi di Shein: verità o fake news?
Non è la prima volta negli ultimi mesi che Shein, gigante del fast fashion internazionale e punto di riferimento soprattutto per l’utenza femminile, si ritrova nel bel mezzo di una bufera mediatica a causa delle presunte condizioni precarie dei propri lavoratori.Dopo mesi di polemiche, sembra ormai assodato infatti che il modello di business dell’azienda richieda necessariamente una produzione rapida e ininterrotta di capi per soddisfare l’enorme richiesta da parte dei consumatori. Ebbene, nonostante Shein abbia più volte replicato alle critiche, facendo muro rispetto alle accuse di sfruttamento dei lavoratori per rendere sostenibile la vendita di capi a costi vantaggiosi, sembra che questa tempesta non abbia ancora intenzione di placarsi.A complicare la situazione, nell’ultimo periodo sono stati una serie di TikTok che hanno iniziato a circolare sul web, e che nell’eventualità in cui dovessero essere verificati, provocherebbero sicuramente delle conseguenze per l’azienda e per la sua credibilità.Un gruppo di utenti ha infatti mostrato alcune immagini davvero insolite, le quali sembrano raffigurare delle richieste di aiuto nascoste all’interno dei capi e delle loro etichette. Almeno a primo impatto, osservando le sequenze condivise, sembra quindi che i mittenti di questi messaggi non possano essere altri se non gli stessi lavoratori di Shein, presumibilmente oberati da lunghe giornate di lavoro e alla ricerca di aiuto. Alcuni consumatori hanno perfino denunciato il ritrovamento di bigliettini con richieste di SOS nascoste all’interno delle confezioni.
Naturalmente i vertici dell’azienda hanno già provveduto a rispondere a queste accuse, smentendo categoricamente ogni tipo di illazione da parte degli utenti. Secondo Shein, la scritta “need help” apparsa sulle etichette dei capi potrebbe essere una traduzione errata del cinese, mentre invece messaggi del tipo “SOS” e “help” proverrebbero da archivi fotografici e non dai prodotti stessi.In attesa di conoscere gli eventuali sviluppi che assumerà questa strana e misteriosa vicenda, vi consigliamo di rimanere aggiornati sul nostro sito per non perdere alcun approfondimento a riguardo.@grafene Alcuni hanno trovato dei numeri cuciti nelle tasche continuiamo a indagare? lG: ilgrafene #shein #fastfashion #messaggio #madeinchina ♬ Investigation - Kyrylo Zaplotynskyi
advertising
advertising