20 anni di Air Max 97: La storia di un’icona
FOOTWEAR
13 Luglio 2019
Articolo di
Redazione
20 anni di Air Max 97: La storia di un’icona
Più di 20 anni fa usciva il primo libro di Harry Potter, Elton John cantava al funerale di Diana, si atterrava su Marte e al cinema si sceglieva tra Titanic o Hercules della Disney.
Uscivano anche le Nike Air Max 97, un’icona degli anni 90, capace di collegare più di una generazione, indossata da chiunque: calciatori, attori e cantanti come la Spice Girl Mel B.
Ci si preparava al nuovo millennio, c’era entusiasmo, il futuro era alle porte e le Air Max 97 rappresentavano a pieno cosa si respirava in quel periodo
Nonostante tutto, le "Silver" nacquero in un momento “scomodo”. Due anni prima infatti, Nike lanciò le Air Max 95 con l’intenzione di dominare anche il mercato delle scarpe da running, oltre a quello del basket. La scarpa era rivoluzionaria dato che erano visibili i cuscinetti all’interno della suola, quest’ultima per la prima volta in assoluto di colore nero su un modello Air Max. Il forte interesse generato dalla scarpa proseguì per più di un anno, costringendo Nike a bloccare le campagne pubblicitarie per le allora nuove Air Max 96.
L’anno seguente, i designer delle Air Max 95 Tinker Hatfield e Sergio Lanzano, iniziarono ad occuparsi di altri progetti all’interno di Nike, e la creazione di un nuovo modello Air Max venne affidato all’ex Reebok Christian Tresser.
Il successo delle 95 e il seguente flop delle 96 rappresentavano un grande ostacolo per il giovane designer, ma diversamente da come viene spesso raccontato, ispirandosi alle mountain bike e alle linee che formano le gocce al loro contatto con l'acqua acqua - e non hai bullet train giapponesi - nacquero le Air Max 97.
Rivoluzionarie come le 95 grazie alla suola foamless,alle componenti riflettenti e al sistema di allacciatura che per la prima volta per Nike era seminascosto, dettagli facili da trascurare oggi ma sicuramente importanti 20 anni fa.
Nonostante la decisione dell'azienda di Beaverton di alzare il prezzo rispetto al modello precedente (150$ che equivalgono a 225$ oggi), le Silver ebbero un enorme successo, specialmente in Europa. L’Italia contribuì molto alla fortuna della scarpa, all’estero infatti era riconosciuta come “L’ Air Max Italiana”. Inoltre, in occasione del loro 20esimo anniversario, Nike scelse l’Italia come location, omaggiandoci con un’esclusiva italiana delle Silver, con il tricolore presente sulla linguetta e sul tallone.
Il modello è disponibile in diverse colorazioni sul sito Nike.com, decisamente un must have e un piccolo pezzo di storia all'interno del mondo delle sneakers.
Uscivano anche le Nike Air Max 97, un’icona degli anni 90, capace di collegare più di una generazione, indossata da chiunque: calciatori, attori e cantanti come la Spice Girl Mel B.
Ci si preparava al nuovo millennio, c’era entusiasmo, il futuro era alle porte e le Air Max 97 rappresentavano a pieno cosa si respirava in quel periodo
Nonostante tutto, le "Silver" nacquero in un momento “scomodo”. Due anni prima infatti, Nike lanciò le Air Max 95 con l’intenzione di dominare anche il mercato delle scarpe da running, oltre a quello del basket. La scarpa era rivoluzionaria dato che erano visibili i cuscinetti all’interno della suola, quest’ultima per la prima volta in assoluto di colore nero su un modello Air Max. Il forte interesse generato dalla scarpa proseguì per più di un anno, costringendo Nike a bloccare le campagne pubblicitarie per le allora nuove Air Max 96.
L’anno seguente, i designer delle Air Max 95 Tinker Hatfield e Sergio Lanzano, iniziarono ad occuparsi di altri progetti all’interno di Nike, e la creazione di un nuovo modello Air Max venne affidato all’ex Reebok Christian Tresser.
Il successo delle 95 e il seguente flop delle 96 rappresentavano un grande ostacolo per il giovane designer, ma diversamente da come viene spesso raccontato, ispirandosi alle mountain bike e alle linee che formano le gocce al loro contatto con l'acqua acqua - e non hai bullet train giapponesi - nacquero le Air Max 97.
Rivoluzionarie come le 95 grazie alla suola foamless,alle componenti riflettenti e al sistema di allacciatura che per la prima volta per Nike era seminascosto, dettagli facili da trascurare oggi ma sicuramente importanti 20 anni fa.
Nonostante la decisione dell'azienda di Beaverton di alzare il prezzo rispetto al modello precedente (150$ che equivalgono a 225$ oggi), le Silver ebbero un enorme successo, specialmente in Europa. L’Italia contribuì molto alla fortuna della scarpa, all’estero infatti era riconosciuta come “L’ Air Max Italiana”. Inoltre, in occasione del loro 20esimo anniversario, Nike scelse l’Italia come location, omaggiandoci con un’esclusiva italiana delle Silver, con il tricolore presente sulla linguetta e sul tallone.
Il modello è disponibile in diverse colorazioni sul sito Nike.com, decisamente un must have e un piccolo pezzo di storia all'interno del mondo delle sneakers.
advertising
advertising